Contabilizzazione del Calore: 5 Consigli d’Uso

Contabilizzazione del Calore: 5 Consigli d’Uso

In questo post vogliamo dare qualche consiglio per il corretto uso della termoregolazione del proprio appartamento. Questo consigli permetteranno anche di risparmiare, evitando inutili sprechi. 1) “Il riscaldamento è acceso ma il termosifone è freddo! E’ rotto?” Nella maggior parte dei casi la risposta è no. Per accertarsi che il riscaldamento funzioni non bisogna toccare il termosifone per vedere se è freddo. Infatti talvolta il termosifone DEVE essere freddo. Quello che succede è: supponiamo che la valvola termostatica sia impostata a 3 ossia stiamo richiedendo una temperatura di confort pari a 20°. Quando la temperatura interna ai locali raggiunge i 20°, la valvola termostatica chiude l’afflusso di acqua al termosifone che quindi diventa freddo fino a quando la temperatura dell’ambiente non sarà scesa sotto i 20° (infatti se il termosifone ricevesse ancora acqua calda, la temperatura ambientale salirebbe oltre i 20°); non appena la temperatura scende sotto i 20°, di nuovo la valvola riapre l’afflusso di acqua calda al termosifone, e così via. Quindi il nostro consiglio è: per accertarti che il riscaldamento funzioni, verifica che la temperatura ambiente sia quella che hai impostato, a prescindere dalla temperatura del termosifone che, nella maggior parte dei casi, sta facendo il suo dovere!   2) Se manchi da casa per poche ore, tieni il riscaldamento acceso! Quando si esce di casa, molte persone tendono a spegnere il riscaldamento anche se si assentano solo per poche ore. Questo non determina un risparmio, ma anzi una maggiore spesa di riscaldamento. Infatti, quando il riscaldamento è acceso, la valvola termostatica fa sì che la temperatura ambiente resti costantemente quella desiderata (poniamo 18°). Come abbiamo detto nel paragrafo precedente, ogni volta che la temperatura ambiente...
Costi della Contabilizzazione del Calore: Come si Ripartiscono?

Costi della Contabilizzazione del Calore: Come si Ripartiscono?

Abbiamo già affrontato l’argomento della ripartizione dei costi nella contabilizzazione del calore in questo post, ma visto che è un argomento che suscita interesse, abbiamo deciso di riprenderlo e approfondirlo. Anzitutto è bene dire che la rilevazione dei consumi e il calcolo dei costi da ripartire, deve essere demandata a una ditta specializza che garantisca l’equo trattamento di tutti i condomini. Questa ditta deterrà tutte le informazioni relative al consumo dei singoli termosifoni, ma al tempo stesso garantirà la privacy delle informazioni relative agli appartamenti e ai loro proprietari. La ditta incaricata deve essere poter disporre un software approvato che garantisca la ripartizione del calore a norma delle disposizioni di legge vigenti (norme UNI 10200). Rilevazione dei consumi di riscaldamento La rilevazione dei consumi di ciascun appartamento è effettuata a cadenza annuale alla fine del periodo invernale, quando il riscaldamento è spento (cioè solitamente verso maggio-luglio) e può avvenire in due modalità: se sono stati installati ripartitori a lettura diretta, sarà un letturista a rilevare annualmente i dati di consumo presso ciascuna unità abitativa del condominio se sono stati installati ripartitori radio, i dati vengono trasmessi via radio direttamente al letturista, senza più passare per la raccolta dati condominiale, posizionata solitamente nell’atrio I dati vengono trasmessi al centro di calcolo della società. Il centro, sulla base dei dati relativi ai singoli termosifoni che sono stati rilevati e memorizzati in sede di installazione (potenzialità termica) e dei dati economici (costi effettivamente sostenuti) forniti dall’amministrazione del condominio, definisce la ripartizione dei costi e produce due tipi di documenti: A)  un riepilogo generale di tutti i consumi di ogni appartamento del condominio; questo documento è ad uso dell’amministratore del condominio; B) una...
Bolletta della Contabilizzazione del Calore: Come Funziona

Bolletta della Contabilizzazione del Calore: Come Funziona

Come molti sapranno, la contabilizzazione del calore è quel sistema che permette di mantenere il riscaldamento centralizzato (dunque con una caldaia comune a tutto il condominio) e al contempo di gestire in modo indipendente i proprio consumi di calore, pagando di conseguenza. Al termine della stagione invernale, l’azienda incaricata della contabilizzazione del calore, attraverso un software di gestione, utilizza i dati pre-memorizzati dei singoli termosifoni, le letture dei consumi e i costi di esercizio (precedentemente comunicati all’amministratore di condominio) per calcolare e ripartire le spese di riscaldamento per ciascuna unità abitativa. L’azienda fornisce dunque due tipi di documentazione: A) Un tabulato riepilogativo dei consumi energetici di ogni singola unità abitativa, ad uso dell’amministratore. In basso potete vedere un esempio di tabulato fornito dalla nostra azienda SE.R.GI. Srl, che si occupa di letture e ripartizione dei costi riscaldamento. B) Una bolletta per ogni appartamento con la riproduzione di tutte le informazioni utili, fino al costo di esercizio di ogni singolo termosifone. Dunque i condòmini che usufruiscono di contabilizzazione del calore ricevono una bolletta con l’importo da pagare. Questo importo è determinato da 2 fattori: consumi effettivi, che costituiscono la parte preponderante dell’importo. Si tratta della ripartizione dei costi effettuata sulla base dei consumi effettivamente utilizzati. quota fissa: serve a coprire i costi delle dispersioni dell’impianto, che variano in base alla decisione dell’assemblea condominiale; la quota fissa viene ripartita in base ai millesimi di riscaldamento. SE.R.GI. Srl ha affinato nel tempo il modello con il quale viene prodotta la bolletta riepilogativa dei costi d’esercizio per il singolo appartamento. La nostra bolletta indica i costi di esercizio anche dei singoli termosifoni all’interno del proprio appartamento. In questo modo si...
Normativa della Contabilizzazione del Calore nel Lazio

Normativa della Contabilizzazione del Calore nel Lazio

La Regione Lazio ha accolto la normativa europea in materia di efficienza energetica. La legge prescrive che tutti i condomini adottino la contabilizzazione del calore entro un termine che varia da regione a regione ma che non supera il 31 Dicembre 2016. Inoltre in tutti i casi in cui bisogna ristrutturare o sostituire l’impianto di riscaldamento, è necessario adottare la contabilizzazione del calore. Questo vale anche per edifici adibiti ad uffici, pensionati o hotel. L’adozione della contabilizzazione è particolarmente importante per i condomini di Roma, a causa della densità abitativa e dell’inquinamento, e di Frosinone, a causa della conformazione territoriale che favorisce il ristagno delle particelle inquinanti. La scadenza per Roma è il 31 Luglio 2016 e i condomini che non si adeguano rischiano multe dai 500 ai 2500€. Il sistema di contabilizzazione e termoregolazione deve essere progettato in base ai criteri della norma tecnica UNI 10200 che precisa anche qual’è il sistema di contabilizzazione più adatto a ciascuna casistica (es. presenza di radiatori vs impianto radiante a pavimento, impianto di distribuzione orizzontale vs verticale etc). La norma stabilisce anche che i condomini vengano informati correttamente e dettagliatamente sul funzionamento del sistema e su come vengono calcolate e ripartite le spese di riscaldamento, quindi in caso il vostro condominio adotti la contabilizzazione, pretendete tutte le spiegazioni e la documentazione sul funzionamento e sul calcolo dei costi. L’adozione del sistema deve essere approvata a maggioranza dall’assemblea condominiale ed anche coloro che hanno votato a sfavore debbono contribuire alle spese (a meno che gli altri condomini non li esonerino). Contabilizzazione del calore: approfondiamo insieme approfondisci con la nostra miniguida come funziona e perché conviene la...
Come Risparmiare sul Riscaldamento: 10 consigli efficaci

Come Risparmiare sul Riscaldamento: 10 consigli efficaci

Alleggerire le Bollette del Gas e Rispettare l’Ambiente Sulla bolletta del gas non incide tanto il consumo per la cottura dei cibi (anche se fa la sua parte) ma soprattutto il riscaldamento degli ambienti. Adottando piccoli accorgimenti si potranno risparmiare molti euro e spesso si contribuirà a preservare il nostro (purtroppo) dissestato pianeta. Vediamo in pratica come risparmiare gas o combustibile, e dunque denaro 1) Imposta il termostato a 20° E’ la temperatura ideale per il corpo umano. Inoltre ogni grado in più si traduce nel 6 o 7% di consumi in più. 2) Monta infissi isolanti Gli infissi sono la prima causa di dispersione termica dell’abitazione. Il calore prodotto da caloriferi, stufe o altro viene disperso all’esterno attraverso infissi non sufficientemente isolanti. La situazione peggiora quando il calorifero è proprio sotto la finestra! Se hai ancora i vecchi infissi, magari dotati di un solo sottile vetro, sostituiscili al più presto! E’ vero che dovrai effettuare un investimento iniziale ma recupererai la spesa in pochi anni e nel frattempo avrai aumentato il comfort ed anche il valore della tua abitazione. Se proprio non potete sostituire tutti gli infissi, sostituisci almeno il vetro tradizionale con un vetro più efficiente. Vista l’importanza di questo argomento, ne parleremo meglio in un prossimo post. 3) Non coprire i caloriferi con tende o panni Se invece le tende non coprono i caloriferi, sono molto utili per ridurre la dispersione di calore, soprattutto se in stoffa pesante. 4) Nelle notti invernali, abbassa le tapparelle, per isolare meglio l’abitazione 5) Applica fogli isolanti dietro ai caloriferi Costano pochissimo e fanno in modo che il calore vada nella stanza invece che all’esterno. 6) Spegni i radiatori che sono vicini alle porte d’ingresso...
Come Risparmiare sulla bolletta della Luce: 15 Trucchi

Come Risparmiare sulla bolletta della Luce: 15 Trucchi

In questo articolo daremo qualche consiglio su come risparmiare sulla bolletta della luce. In alternativa, avremmo potuto scrivere “Come risparmiare rispettando l’ambiente“, visto che il risparmio energetico non è solo una soluzione ad un problema, pur legittimo, di spese, ma anche a quello dell’inquinamento del pianeta. Partiamo da un dato: 1/3 del consumo elettrico nazionale è dato dai consumi domestici… per cui riducendo i nostri consumi possiamo ridurre l’emissione di nocivi gas serra nell’ambiente! Ecco i nostri 15 consigli su come risparmiare sulla bolletta della luce: 1) Usa lampadine fluorescenti a basso consumo energetico. Sono lampade che costano un po’ di più di quelle tradizionali ma consumano fino all’80% di energia in meno e durano 10 volte di più! In pratica si tratta di un investimento (minimo) assolutamente vantaggioso! Inoltre le lampade fluorescenti illuminano molto di più a parità di Watt, per cui per ottenere un’illuminazione da 100W puoi comprare una lampadina fluorescente da soli 20W. Sostituisci le lampadine tradizionali soprattutto nelle stanze dove tieni la luce accesa più a lungo! Anche considerando il maggiore costo di acquisto, sostituendo 3 lampadine tradizionali accese spesso, puoi risparmiare, in media, ben 86€ all’anno che in 10 anni fanno ben 860€! Il tutto senza alcun sacrificio! 2) Acquista elettrodomestici in classe A o superiore. Gli elettrodomestici determinano la maggior parte dei consumi elettrici casalinghi per cui è fondamentale che consumino il meno possibile. Gli elettrodomestici sono classificati in base alla loro efficienza energetica che va dalla G (pessima) alla A+++ (eccellente).  Dal 2013 non è possibile più vendere elettrodomestici delle classi G, E ed F. Le etichette della classe energetica hanno anche colori diversi: dal verde scuro per...