Contabilizzazione del calore: prezzi di installazione

Contabilizzazione del calore: prezzi di installazione

Ormai è sicuro: entro l’anno 2016 tutti gli appartamenti con un impianto di riscaldamento centralizzato dovranno installare sistemi di contabilizzazione del calore. In questo modo coloro che utilizzano un sistema di riscaldamento Comune pagheranno solo per il proprio consumo riducendo gli sprechi di energia. A quale prezzo però? Passare alla contabilizzazione del calore ha un prezzo, scopriamolo insieme. Contabilizzazione del calore: ecco i prezzi. I prezzi di un sistema di contabilizzazione del calore sono determinati dall’introduzione di due strumenti e dagli interventi tecnici necessari per la loro installazione: Valvola Termostatica, che ti permetterà di regolare la temperatura di ogni termosifone o calorifero; Ripartitore, che verificherà il calore effettivo emesso dal termosifone o calorifero Il prezzo dei ripartitori varia a seconda del tipo utilizzato. Ce ne sono infatti due tipi: Ripartitori a Radiotrasmessa e a lettura diretta. Entrambi registrano il consumo di energia, ma ci sono delle differenze. Vediamole insieme. Ripartitori a radiotrasmessa I Ripartitori a Radiotrasmessa immagazzinano i dati in un computer posizionato generalmente in un luogo il cui accesso è aperto a chiunque come l’atrio di un condominio. In questo modo quando il personale incaricato dovrà raccogliere i dati non importunerà in alcun modo gli abitanti del condominio. Ripartitori a lettura diretta Invece i Ripartitori a lettura diretta, come suggerisce il nome, immagazzinano i dati al proprio interno e per farlo devono ovviamente trovarsi molto vicino al termosifone. Questo significa che il personale dell’azienda nella lettura dei dati dovrà introdursi negli appartamenti dei singoli abitanti. Qual’è il prezzo della contabilizzazione del calore? Oscilla, in media, dai 100 ai 120 euro per ciascun termosifone. Cosa accade una volta adeguato l’impianto di riscaldamento? Dopo aver installato...
Contabilizzazione del calore obbligatoria: date utili e sanzioni

Contabilizzazione del calore obbligatoria: date utili e sanzioni

Con il decreto legislativo del 4 luglio 2014 n.ro 102/2014, la contabilizzazione del calore sarà obbligatoria per tutti gli impianti di riscaldamento centralizzati presenti nei condomini. Ma quando sarà obbligatoria? Entro il 31 Dicembre 2016 tutti gli appartamenti dovranno dotarsi di sistemi di contabilizzazione e regolazione del calore individuali.  La data è valida per tutto il territorio nazionale? Ci sono delle sanzioni per chi non si adegua? Se sì, a quanto ammontano? Nelle prossime righe tutte le risposte di cui hai bisogno! L’obbligatorietà: variabile da regione a regione. E nel Lazio? Entro il 2017 tutti i condomini che sono serviti da un impianto di riscaldamento centralizzato dovranno dotarsi di sistemi di contabilizzazione e regolazione del calore intervenendo sia sul sistema centrale che sui singoli radiatori. Inoltre la legge ha dato la facoltà ad ogni regione di poter anticipare la data entro cui bisognerà procedere ai lavori sugli impianti: ad esempio in Lombardia l’obbligo è già scaduto il 31 Dicembre 2014, mentre nel Lazio scadrà il 31 Dicembre 2015. Con oltre 60.000 condomini con ancora il vecchio impianto di riscaldamento centralizzato, presumiamo ci possa essere la possibilità di una proroga, tra l’altro già richiesta, che sposti il tempo limite fino a Settembre 2017, ma che ancora deve essere approvata. Entro quale data bisogna mettersi in regola per non essere sanzionati? Salvo proroghe, le sanzioni potranno scattare solo ed esclusivamente per quegli impianti che non sono ancora a norma oltre il 31 Dicembre 2016.  Per gli inadempienti le multe possono variare dai 500€ fino ad un massimo di 2.500€ a meno che non dimostri che, nel tuo appartamento, ci sono limiti strutturali per cui è impossibile procedere ai lavori per la contabilizzazione...
Contabilizzazione del calore: calcola il tuo risparmio

Contabilizzazione del calore: calcola il tuo risparmio

La contabilizzazione del calore, oltre a permettere una gestione autonoma e più efficiente del riscaldamento condominiale, ti permetterà di risparmiare un bel po’ sulla bolletta del riscaldamento. A confermare questa ipotesi è una ricerca svolta dall’ANCCA (Associazione Nazionale Contabilizzazione Calore e Acqua) che ha dimostrato come, applicando i metodi di contabilizzazione diretta e indiretta nei condomini, potrai risparmiare quasi il 20% rispetto ad un appartamento senza sistema di termoregolazione. Quanto e come è possibile risparmiare con la contabilizzazione del calore? Scoprilo nelle prossime righe!  Hai un appartamento di media grandezza? Puoi risparmiare quasi 200€! Nel 2013 l’ANCCA ha svolto diversi test per verificare se il sistema di contabilizzazione e termoregolazione garantisca un effettivo risparmio in bolletta ai condòmini e un uso più efficiente del riscaldamento. La ricerca è stata svolta in un appartamento di media grandezza situato in Via Grandi a Segrate (MI), con 5 radiatori: nella stagione 2011-2012: il proprietario dell’appartamento ha speso 1040 €; nella stagione 2012-2013: la spesa si è ridotta a €843 dopo aver realizzato l’impianto di contabilizzazione e termoregolazione; il risparmio netto è stato di 197 €, considerando anche l’aumento del prezzo del metano del periodo preso in considerazione (da 0,85 €/mc a 0,92 €/mc); Valutando in circa 600€ l’investimento necessario per contabilizzare e termoregolare l’appartamento di medie dimensioni (e che l’investimento è detraibile fiscalmente al 65%), in poco meno più di un anno si ha già un beneficio netto.   Come potrai termoregolare il tuo appartamento? Entro il 31 Dicembre 2016, sarà obbligatorio per tutti gli appartamenti avere in funzione i dispositivi di termoregolazione pena salatissime multe che possono arrivare fino ad un massimo di 2.500 €. Ma come funziona esattamente? Le valvole termostatiche e i ripartitori di calore permettono di impostare...
Termoregolazione e Contabilizzazione del Calore: 6 cose da sapere.

Termoregolazione e Contabilizzazione del Calore: 6 cose da sapere.

In questi ultimi mesi si parla molto di termoregolazione e contabilizzazione del calore. Questo perché il legislatore italiano ha recepito la direttiva europea 2012/27/UE sull’efficienza energetica, per cui ha imposto l’installazione di sistemi di contabilizzazione del calore nei condomini che usufruiscono di riscaldamento centralizzato. I condomìni dovranno dotarsi della contabilizzazione del calore entro il 31 Dicembre 2016, pena la possibilità di ricevere sanzioni pecuniarie. La contabilizzazione del calore per limitare gli sprechi La contabilizzazione del calore, ricordiamolo, è il sistema mediante il quale i condòmini continuano ad usufruire della centrale termica comune ma pagano in base ai loro consumi effettivi; i consumi vengono registrati grazie ad apparecchi detti ripartitori di calore collocati su termosifoni, caloriferi e piastre radianti. Ogni condòmino, può inoltre regolare i propri consumi energetici tramite l’utilizzo di valvole termostatiche che consentono di impostare la temperatura desiderata negli ambienti della casa. La direttiva europea sulla contabilizzazione ha lo scopo di limitare gli sprechi energetici, in modo da tutelare il nostro pianeta messo a dura prova dall’inquinamento. Infatti fino ad ora i costi del riscaldamento centralizzato erano ripartiti in base ai millesimi per cui i comportamenti dei singoli non avevano effetto sulla loro bolletta. Infatti eventuali comportamenti virtuosi (es. spegnere i termosifoni quando assenti per lunghi periodi) avevano l’effetto di un risparmio personale minimo, poiché esso veniva ripartito per tutto il condominio! Con la contabilizzazione del calore, invece, ogni utente diventa responsabile dei propri consumi, quindi ha tutto l’interesse a evitare inutili sprechi. Qualcuno obietterà che questa direttiva costringe gli inquilini a una spesa che, in tempi di crisi, per alcuni può essere spiacevole, tuttavia approfondendo la questione si comprende che non...
Contabilizzazione del Calore: Chiariamo qualche Dubbio!

Contabilizzazione del Calore: Chiariamo qualche Dubbio!

In questo articolo ci soffermeremo su aspetti della contabilizzazione del calore che abbiamo già in parte o del tutto trattato, ma che rappresentano spesso dei crucci per i condòmini cui viene proposta la contabilizzazione. Prima di risolvere questi dubbi, ricordiamo che la contabilizzazione del calore funziona essenzialmente tramite due strumenti applicati a ciascun termosifone: una valvola termostatica: essa permette di impostare la temperatura desiderata nell’ambiente dove si trova il termosifone. La valvola riesce a far raggiungere la temperatura desiderata perché rileva la temperatura ambiente e, in base a questa, regola l’afflusso di acqua calda dalla caldaia al termosifone. un ripartitore dei consumi: che registra i consumi del termosifone. 1) “Se la caldaia condominiale è sempre accesa, non si spende di più?” Con il tradizionale riscaldamento centralizzato, la caldaia condominiale viene spenta nelle ore notturne e in alcune ore centrali della giornata. Con la contabilizzazione del calore, invece, la caldaia è sempre accesa. Tuttavia ciò non determina una maggiore spesa, ma anzi un risparmio. Spieghiamo perché. Quando la caldaia condominiale viene spenta durante la giornata, per approfittare delle ore più calde, in poco tempo la temperatura ambiente degli appartamenti precipita (e infatti alcuni condòmini ricorrono a stufe e scaldini). Questo determina una forte escursione termica, ossia un forte sbalzo di temperatura. Quando la caldaia verrà riaccesa nel tardo pomeriggio, dovrà far rialzare la temperatura che era precipitata, e questo determinerà un forte consumo di combustibile. Al contrario con la contabilizzazione del calore, la caldaia resta accesa durante tutta la giornata. Tuttavia questo non determina uno spreco di riscaldamento nelle ore più calde della giornata poiché le valvole termostatiche installate su ciascun termosifone regolano...
Valvola Termostatica e Ripartitore: Istruzioni per l’uso

Valvola Termostatica e Ripartitore: Istruzioni per l’uso

In questo post andiamo a descrivere come funzionano la valvola termostatica ed il ripartitore, e come usarli correttamente. La valvola termostatica, così come il ripartitore di calore, vengono utilizzati nell’ambito dei sistemi di contabilizzazione del calore. Valvola Termostatica: Istruzioni per l’Uso Le valvole termostatiche installate in ogni singolo termosifone consentono di impostare temperature diverse in ogni singolo ambiente della casa, a seconda delle proprie esigenze. La seguente tabella indica la temperatura ambiente che verrà mantenuta in base alla posizione della valvola termostatica. Gli spazi intermedi tra due numerazioni corrispondono a temperature intermedie, (es. impostare la valvola tra il 2 e il 3 corrisponderà a una temperatura compresa tra 15° e 20°). Una volta impostata la temperatura di comfort, il termosifone si scalderà e si raffredderà automaticamente per mantenere costante la temperatura all’interno dell’ambiente. Per questo motivo trovare il termosifone freddo non è indice di malfunzionamento, anzi sta ad indicare che la valvola termostatica sta lavorando correttamente. Difatti, ogni qualvolta che troverete il termosifone freddo, all’interno dell’ambiente in cui è situato la temperatura sarà quella impostata sulla valvola termostatica. Casomai il termosifone si fosse raffreddato ma la temperatura ambiente non soddisfacesse le vostre necessità, provate a posizionare la valvola termostatica su un valore leggermente superiore. Facendo qualche prova, al massimo in un paio di giorni troverete la posizione della valvola che corrisponde alla vostra temperatura di comfort. Ripartitore dei Consumi: Istruzioni per l’Uso Il ripartitore dei consumi ha il compito di misurare il calore dissipato dalla piastra radiante per consentire la corretta ripartizione dei costi di riscaldamento. il ripartitore si azzera ogni anno ma i dati relativi al consumo non vengono cancellati ma restano memorizzati all’interno dell’apparecchio;...